CITAZIONI SUGLI ITALIANI

Gli italiani sono un popolo che si riconosce nella stessa cultura, lingua e storia e da un sentimento di comune radice nazionale. In seguito alla costituzione del Regno d’Italia, avvenuto nel 1861, il termine è passato anche a designare tutti i cittadini italiani. Gli italiani moderni, in linea di massima, discendono direttamente dai popoli dell’Italia antica, cosi come da coloni Greci, Galli Cisalpini e Iapigi; e da parlanti di lingue preindoeuropee.
Le citazioni famose sugli italiani, in generale, non sono molto lusinghieri, anche da parte di alcuni autori nostrani. L’italiano è in realtà un popolo aperto, generoso, solare e piuttosto passionale. I tratti negativi raccontati in letteratura sono un’accusa, a mio parere, non tanto per l’italiano in sé come individuo, ma per i gruppi di potere (con i nobili) che hanno governato dall’unità d’Italia fino ai giorni nostri. Le connotazioni negative evidenziate da taluni autori italiani e stranieri, ovvero l’ignoranza, la furbizia, l’individualismo, il clientelismo, la burocrazia, la criminalità, sono figlie, infatti, di un passato fatto di povertà, di analfabetismo, di arretratezza sociale e culturale in cui è stato tenuto il popolo per secoli. Oggi, la situazione è decisamente migliorata grazie all’apporto delle nuove generazioni e ad una rinnovata consapevolezza in senso democratico della stragrande maggioranza dei cittadini italiani. Problemi chiaramente ce ne sono ancora. Ma se solo la politica e i politici cambiassero….
Adoro il vostro stile, il buon cibo, l’architettura, Leonardo da Vinci. La politica italiana? Cerco di stare lontano dalla politica, il mio lavoro è la musica. L’unica cosa che vi manca sono le onde. Se ci fossero anche quelle verrei a vivere in Italia. (Anthony Kiedis, cantautore statunitense)
Gli italiani sono poco aggiornati e un po’ confusi, perché non leggono i giornali. Figuriamoci se li leggessero. (Giorgio Gaber, cantautore italiano)

L’Italia è un paese dove forse non regna più il disordine, il cinismo, l’incompetenza e la confusione di un tempo. Sotto questo aspetto stiamo migliorando. Gli analfabeti assoluti si attestano sullo 0,6 della popolazione ma non è colpa loro se gli “ignoranti funzionali” sono molti di più e votano le peggiori persone piegandosi ai governi peggiori.
L’italiano è un popolo straordinario. Mi piacerebbe tanto che fosse un popolo normale. (Altan. fumettista italiano)
Gli italiani non si dividono in furbi e in fessi, sono nello stesso tempo tutti furbi e fessi. (Indro Montanelli, saggista italiano)

Bisogna essere degni del popolo italiano. Non è degno del popolo italiano colui che compie atti di disonestà. I corrotti ed i disonesti sono indegni di appartenere al popolo italiano, e devono essere colpiti senza alcuna considerazione. (Sandro Pertini, politico italiano)
Più chiaro di così. Corrotti e disonesti a tutti i livelli non sono degni di appartenere al popolo italiano e vanno colpiti senza ritegno. Il popolo italiano, che si contraddistingue per il gusto, lo stile, la creatività, la laboriosità, l’inclusione, la tolleranza e la competenza, oggi più che mai è schierato a difesa dell’ordine democratico, contro tutte le mafie e la corruzione che ancora pervade il Paese.
Io credo nel popolo italiano. È un popolo generoso, laborioso, non chiede che lavoro, una casa e di poter curare la salute dei suoi cari. Non chiede quindi il paradiso in terra. Chiede quello che dovrebbe avere ogni popolo. (Sandro Pertini, politico italiano)
L’italiano non lavora, fatica. (Leo Longanesi, giornalista e scrittore italiano)
Mi mancano gli italiani, il modo in cui si riuniscono per cenare, le loro priorità. (Diane Lane, attrice statunitense)
Gli italiani sono cattolici e laici, ma anche ai più laici piace la benedizione del papa. Non si sa mai. (Giorgio Gaber, cantautore italiano)
Gli italiani perdono le partite di calcio come se fossero guerre e perdono le guerre come se fossero partite di calcio. (Winston Churchill, storico britannico)
La burocrazia in Italia è un macigno insopportabile che tarpa le ali allo spirito dì iniziativa e alla capacità di intrapresa. Per quanto tempo ancora lo Stato continuerà a tollerare l’enorme danno arrecato all’economia del Paese, giustificandone la necessità con la furbizia degli italiani e la malavita? (Giuseppe Zuccarini, autore italiano)
È stato il prete che ha avuto il merito di educare gli italiani all’umiliazione ed al servilismo. Mentre lui si faceva baciare la pantofola dagli imperatori, chiedeva agli altri esercitassero l’umiltà cristiana. (Giuseppe Garibaldi, generale italiano)

Ahi serva Italia, di dolore ostello,
nave sanza nocchiere in gran tempesta,
non donna di provincie, ma bordello!
(Dante Alighieri, poeta italiano)
Questi versi tratti dalla Divina Commedia (Purgatorio canto VI) sono un grido di dolore e una denuncia delle condizioni politiche e sociali dell’Italia dell’epoca, segnata da guerre, intrighi e mancanza di unità. Dante vuole far capire che l’Italia, per sua propria colpa, ha perso la sua grandezza e il suo ruolo storico, e che è necessaria una profonda riflessione e un’opera di rinnovamento per poter tornare ad essere una nazione forte e unita.
L’arte degli italiani sta nella bellezza. (Kahlil Gibran, poeta libanese)
L’Italia “e non solo l’Italia del Palazzo e del potere” è un Paese ridicolo e sinistro: i suoi potenti sono delle maschere comiche, vagamente imbrattate di sangue: “contaminazioni” tra Molière e il Grand Guignol. Ma i cittadini italiani non sono da meno. Li ho visti, li ho visti in folla a Ferragosto. Erano l’immagine della frenesia più insolente. Ponevano un tale impegno nel divertirsi a tutti i costi, che parevano in uno stato di “raptus”: era difficile non considerarli spregevoli o comunque colpevolmente incoscienti. (Pier Paolo Pasolini, poeta italiano)
I francesi sono degli Italiani di cattivo umore. Gli italiani, all’opposto, sono dei Francesi di buon umore. (Jean Cocteau, poeta francese)

In Italia a fare la dittatura non è tanto il dittatore, quanto la paura degli italiani e una certa smania di avere un padrone da servire. Lo diceva Mussolini: “Come si fa a non diventare padroni di un paese di servitori? (Indro Montanelli, saggista italiano)
Se lo diceva Mussolini “Come si fa a non diventare padroni di un paese di servitori?” la cosa è molto grave. Come è molto grave che un giornalista, saggista e scrittore italiano tra i più apprezzati dell’epoca riportasse una “cavolata” del genere, per giustificare la sua affermazione altrettanto infelice.
Bizzarro popolo gli italiani. Un giorno 45 milioni di fascisti. Il giorno successivo 45 milioni tra antifascisti e partigiani. Eppure questi 90 milioni di italiani non risultano dai censimenti… (Sir Winston Churchill, storico britannico)
Siamo tolleranti e civili, noi italiani, nei confronti di tutti i diversi. Neri, rossi, gialli. Specie quando si trovano lontano, a distanza telescopica da noi. (Indro Montanelli, saggista italiano)
Stanno morendo da soli senza un briciolo di umanità, sta morendo la storia più bella di un paese straordinario, l’Italia. Mancherà ai nostri giovani che verranno, tanto di quella sapiente bellezza che solo la saggezza dei loro animi vissuti, sapeva raccontare. (Antonio Cuomo, politico italiano)
Gli italiani hanno solo due cose per la testa: l’altra sono gli spaghetti. (Catherine Deneuve, attrice francese)